In Europa









Lingue    

La convivenza di lingue diverse è una caratteristica delle zone di confine. Nell'Alto Adriatico le lingue maggiormente parlate sono l'italiano, lo sloveno, il croato, il friulano, il tedesco e vari dialetti locali. Spesso coloro che vivono in queste aree ne parlano più d'una.

I cittadini della Repubblica Italiana appartenenti alla minoranza slovena di norma conoscono sia lo sloveno sia l'italiano. Sono pochi invece gli appartenenti alla comunità italiana che, pur vivendo nelle zone di confine, conoscono lo sloveno. Negli ultimi anni, tuttavia, è aumentato il numero di chi sente l'esigenza di imparare questa lingua per varie ragioni: sono più numerose che in passato le famiglie miste italo-slovene (con componenti delle due comunità), conoscere lo sloveno può rappresentare un vantaggio nel mondo del lavoro, e cresce la curiosità verso la lingua e la cultura dei vicini.

Nella regione storica dell'Istria, oggi divisa tra Croazia, Slovenia e Italia, le lingue principali sono il croato, lo sloveno e l'italiano, a cui si aggiunge un dialetto di origine veneta (denominato istro-veneto). L'Istria è anche per questo motivo una regione multiculturale dove è cresciuta la consapevolezza che lo sviluppo sociale e politico non può prescindere da questa varietà e dalla convivenza delle diverse comunità.

Nei territori tra Italia e Slovenia e in Istria il plurilinguismo viene generalmente garantito attraverso l'istituzione di scuole, centri culturali, quotidiani, radio e televisioni in cui si parlano le lingue delle minoranze, così come attraverso la segnaletica stradale in più lingue.

Le lingue permettono la comunicazione tra gli individui e ogni lingua nuova che conosciamo apre una finestra su un'altra cultura. Al contempo il plurilinguismo costituisce una sfida dato il notevole impegno necessario per imparare idiomi diversi dal proprio.

La diffusione di una lingua veicolare come l'inglese non soddisfa del tutto l’esigenza di approfondire la conoscenza tra gruppi linguistici. Nessuno degli interlocutori ha infatti la possibilità di servirsi della propria lingua o di compiere un passo verso la cultura dell’altro con l'inevitabile esito di perdere sfumature importanti dell'atto della comunicazione ed occasioni di incontro.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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