L'Unione europea stimola gli stati membri a collaborare tra loro e a promuovere relazioni con i paesi fuori dai confini dell'Unione stessa. A questo scopo Bruxelles favorisce la costruzione di relazioni transfrontaliere tra soggetti quali enti locali, associazioni, imprese, università e così via. L'UE offre incentivi affinché vengano affrontati e risolti problemi comuni a livello locale.

Su impulso dell'Unione, ad esempio, gruppi di regioni appartenenti a stati diversi strutturano tra loro relazioni permanenti che prendono il nome di Euroregioni. Oggi è in fase di costituzione l'Euroregione alto adriatica, erede dell'esperienza di collaborazione interregionale denominata Alpe Adria che fin dal 1978 ha stimolato le relazioni tra Friuli Venezia Giulia, Veneto, alcune regioni dell'Austria e altre dell'allora Jugoslavia. La più estesa Euroregione adriatica comprende, invece, tutte le regioni che si affacciano sulle coste occidentale e orientale del Mar Adriatico.

Le relazioni transfrontaliere offrono un'importante opportunità di cooperazione anche alla regione storica istriana, attualmente divisa tra Croazia, Slovenia e Italia. Qui gli enti locali allacciano relazioni tra loro nonostante gli ostacoli dovuti al fatto che la Croazia non è ancora un membro dell'Unione.

Un altro esempio interessante è quello che riguarda Gorizia e Nova Gorica. L'integrazione europea consente il graduale superamento della divisione tra le due città confinanti. L'occasione da cogliere dopo l'apertura completa del confine tra Italia e Slovenia nel dicembre del 2007 è quella di riorganizzare tanto gli spazi urbani quanto i servizi pubblici integrando maggiormente le due città.

Il mondo della scuola è a sua volta coinvolto nella costruzione di relazioni di lungo periodo tra territori appartenenti a stati diversi. Grazie a scambi e iniziative comuni oggi si cerca di stimolare la conoscenza reciproca tra studenti di varie comunità nazionali in Italia, Slovenia e Croazia.